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2007 - Critica - Togliatti e Di Vittorio: dissensi e convergenza

 

TOGLIATTI E DI VITTORIO: DISSENSI E CONVERGENZA SUI FATTI D'UNGHERIA

Michele Pistillo

 

Tra Di Vittorio e Togliatti un lungo rapporto di stima e collaborazione . Tra i motivi di dissenso più rilevanti, il ruolo e l'autonomia del sindacato: Di Vittorio si battè a lungo contro la sopravvivenza della teoria della «cinghia di trasmissione». I fatti  di Ungheria, le polemiche  di cinquant'anni dopo e la realtà documentata dei fatti.

Quando Di Vittorio entra nel Partito comunista, nel­ l'agosto del1924, col gruppo dei terzinternazionalisti che faceva capo a Giacinto Menotti Serrati, ha 32 anni e gran parte della sua esperienza di carattere essen­ zialmente sindacale si è svolta all'insegna del sinda­ calismo rivoluzionario, del quale era il maggiore e più popolare rappresentante in Puglia. Sappiamo che il suo sindacalismo rivoluzionario aveva molte peculia­ rità che lo differenziavano non poco da quello espres­ so a Parma e in Emilia da Alceste De Ambris. La più importante era rappresentata dalla ricerca dell'unità fra i lavoratori e le diverse organizzazioni sindacali, secondo la linea: <<in ogni comune una sola lega e una sola camera del lavoro». Questa linea rimarrà, fino alla sua morte, uno dei cardini fondamentali della sua concezione del sindacato.

autonomo rispetto ai braccianti agricoli. Questo fatto non aveva solo un valore puramente organizzativo, ma rientrava nella più ampia linea agraria e conta­ dina fissata dal Congresso di Lione. Di Vittorio, nei forti limiti imposti dal fascismo, svolge, fino ai primi del1926, quando viene arrestato e rimane in carcere per diversi mesi, un intensa atti­ vità che è stata, in parte, ricostruita e documentata 1 • Con la fine di ogni legalità e le Leggi ecceziona­ li del novembre 1926, Di Vittorio sfugge alla cattura e si rifugia con tutta la famiglia a Parigi. Vi resta fino al gennaio 1928, occupandosi prevalentemente del la­ voro fra gli immigrati italiani, numerosi in Francia. Nel gennaio 1928 viene inviato a Mosca ed entra a far parte del Comitato direttivo del Krestintern (Interna­ zionale contadina), sorto nell'ottobre 1929.

 

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